Molte persone decidono di passare (o di avvicinarsi) a un’alimentazione a base vegetale per varie ragioni, che possono spaziare dall’animalismo al salutismo, all’etica e a molto altro. In genere ci possono essere ragioni che hanno più peso delle altre per ciascun individuo, ma moltissimi si trovano d’accordo su tutte quante.
Per gli animali
L’idea che qualcuno possa maltrattare o uccidere un cane o un gatto ci fa stare male ma, se ci pensiamo, in tutto il mondo vengono uccisi continuamente miliardi e miliardi di animali meravigliosi e intelligenti, nati e cresciuti, però, per finire sulle nostre tavole. Molti di questi provengono da allevamenti intensivi, dove sono costretti a vivere in spazi estremamente limitati, in condizioni terribili e antigieniche.
Per inquinare meno
La produzione di carne, pesce, uova e latticini è causa di una percentuale molto importante delle emissioni globali di gas serra, addirittura superiore a quella collegata alle emissioni di tutti i mezzi di trasporto messi insieme. In altre parole: l’allevamento inquina, per diversi motivi. Gli animali devono mangiare e bere tutti i giorni, per tutta la loro vita, prima di diventare bistecche: si calcola che per produrre un solo hamburger servano circa 2.500 litri d’acqua. Equivalgono a circa due mesi di docce di un essere umano! In più, gli allevamenti inquinano a causa del gas metano emesso dagli animali stessi.
Per la salute
L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha dichiarato le carni rosse e processate sostanze cancerogene al pari del fumo. Non ci sono dubbi sul fatto che il consumo di queste carni sia correlato a un maggior rischio di contrarre tumori. Inoltre, i vegetariani e i vegani sono meno soggetti a sovrappeso e obesità e hanno molte meno probabilità di sviluppare malattie cardiovascolari e diabete.
Per la fame nel mondo
Purtroppo, nel mondo, qualcuno mangia carne e qualcun altro soffre la fame. Se, in un mondo immaginario, tutti gli abitanti dei Paesi ricchi optassero per un’alimentazione più vegetale, potremmo utilizzare le risorse disponibili in maniera molto più vantaggiosa per tutti. Per esempio, l’acqua e il cibo destinati all’allevamento di animali potrebbero essere destinati a chi ne ha urgente bisogno.
Per il risparmio
Un’alimentazione ricca di cereali, legumi, frutta e verdura (specie se coltivati localmente e di stagione) è un enorme vantaggio per il nostro portafoglio. Carne, pesce e formaggi sono tra gli alimenti più cari presenti nei carrelli di chi li consuma. Mangiare vegetale non significa mangiare solo semi, avocado e quinoa, come molti pensano, ma piuttosto nutrirsi in larga parte di prodotti locali, sani, deliziosi e, pensate un po’, anche molto economici!
Per conoscere il cibo
Questo tipo di cucina può sembrare a prima vista una grande limitazione, ma non lo è affatto. Fidatevi di me e guardate le mie ricette. Imparerete a conoscere cereali, frutta, verdura, legumi, semi come mai avreste immaginato. Inizierete a comprare e a cucinare verdure e ortaggi che altrimenti, forse, non sarebbero mai finiti sulla vostra tavola. A distinguere le diverse varietà dello stesso ingrediente. A conoscere la stagionalità di ogni prodotto. E questi sono tutti aspetti meravigliosi, che vi porteranno a conoscere veramente ciò state portando in tavola.
È difficile essere vegani?
Sicuramente è molto più semplice di quanto si pensa! Il fatto è che quasi tutti siamo cresciuti mangiando carne, pesce, latticini o uova almeno una volta al giorno. Per questo, l’idea di alimentarci senza questi “capisaldi” ci sembra molto difficile da realizzare, quasi impossibile, sia a livello pratico che a livello di gusto. È perfettamente normale: tutti i vegani hanno detto almeno una volta la frase “non potrei mai diventare vegano”. Prima, appunto, di diventarlo. Però il passaggio è davvero molto più semplice di quanto si possa immaginare. Il trucco, come vedremo, è non immaginarci un piatto mezzo vuoto, al quale manca qualcosa che prima c’era e ora non c’è più: dobbiamo immaginare un piatto pieno di ingredienti che prima, per pigrizia o semplicemente per la nostra vecchia routine, non avremmo mai acquistato... ma che ci piaceranno moltissimo e che sono ricchi di nutrienti.
Perché essere dei "vegani gentili" è vantaggioso per noi e per gli altri
Una cosa importante da tenere sempre a mente è che diventare vegani non ci renderà automaticamente delle persone migliori, né ci metterà nella posizione di poter considerare inferiore chi non ha fatto la stessa scelta. Ci vorrà molto tempo per riabilitare la reputazione dei vegani agli occhi del pubblico, con tutti gli stereotipi che si sono creati intorno a questo stile di vita. Per far sì che ciò accada, il contributo di chi vegano lo è già, o lo vuole diventare, è estremamente importante. Se diventerete dei vegani gentili, ovvero se imposterete un’immagine di voi positiva, rispettosa e ragionevole, sarà molto più probabile che coloro che vi circondano scelgano, un giorno, di seguire il vostro esempio, senza timore di fallire la “selezione all’ingresso”. Una persona incuriosita da questo stile di vita, infatti, se verrà spaventata da un gruppo di persone esclusivo e giudicante, probabilmente tenderà a starci lontano. Per questo, il mio consiglio è: non siate opprimenti con le persone intorno a voi. Siate anzi incoraggianti, premiate gli sforzi di chi vi circonda, piuttosto che sottolineare le loro mancanze. Non comunicate questa scelta, basata su empatia e compassione, tramite urla e scontri. Mantenete la vostra personalità e i vostri interessi, senza lasciare che il vostro io-vegano soffochi tutti gli altri lati di voi e del vostro carattere. Ci è rimasto poco tempo prima del disastro ambientale, e miliardi di animali muoiono ogni settimana per finire nei piatti di chi ci circonda, è vero. Ma pensateci bene: c’è molto più bisogno di azione che di perfezione. Non è utile essere in pochi, tutti perfetti. Non è vantaggioso per la causa, quindi, sottolineare gli “errori” di chi si sta già sforzando di apportare modifiche al proprio stile di vita.
È molto più efficace diventare tanti, ognuno con le sue imperfezioni, anche se queste magari non ci renderanno vegani con la V maiuscola. Sono i grandi numeri a cambiare il mondo, non le rare eccellenze.
E come si avvicinano tante persone a un’alimentazione più vegetale? Con la gentilezza, l’educazione, la comprensione. Se continueremo a dividere la realtà in vegani e onnivori, buoni e cattivi, bianco e nero, purtroppo non andremo molto lontano. Al contrario, più la “selezione all’ingresso” sarà tollerante e più gli attuali vegani si mostreranno inclusivi, comprensivi e indulgenti, prima raggiungeremo il nostro scopo.
Tutto il mondo dovrà, per forza di cose, spostarsi in una direzione plant-based nel giro di uno o due decenni: lo stile di vita attuale non è sostenibile, è un dato di fatto. Possiamo decidere se farci la guerra a vicenda o se prendere i nostri amici, parenti e conoscenti per mano, mostrando loro ciò che già sappiamo con gentilezza e inclusione.